martedì 18 maggio 2010

Scuola in crisi ? Noo. Solo gli studenti

Tornando da un fruttuosissimo Collegio Docenti (riunione di insegnanti, nello specifico, dell' I.T.I.S. di Sesto S.G.) a cui ho demotivatamente assistito, non riesco a farmi una ragione di ciò che sarà della competizione professionale dei nostri figli/nipoti nel prossimo avvenire. Il quadro che ne esce è secretato d'Ufficio. Ma io vorrei strafottermene. Ci si allarma, già da tempo, dello scarso rendimento interclasse con esagerati numeri che strascicano da tempo il consueto scarso rendimento da perseguire si o no. Questo per ogni classe, livello e settore.
Ma cosa credavate ? La qualità dell' istruzione che si sacrifica ogni anno di più, ma dove si pensa che vada a bombardare ?
Una terza che non formerà una quarta; poi si illustra il disastro dele seconde che non formeranno le terze; si infierisce con le prime che non diventeranno seconde.
Ovvio: esordio in prima vissuto in aule con 30-33 elementi da gestire, domare, istruire, formare e preparare agli studi successivi in condizioni in cui la principale problematica da superare è il sovraffollamento.
Il problema emerso è prettamente tecnico: quando continui a effettuare tagli di personale, laboratori, ore di lezione deve essere naturale, nel senso matematico, tagliare anche il programa da svolgere e la derivante Offerta Formativa. I programmi ministeriali, pur essendo al di sotto della minima pretesa professionale, risultano essere esageratamente imperseguibili con gli strumenti che l' Istituzione lascia a disposizione degli Istituti. Rimane quindi il fardello di argomenti da svolgere in fretta e in aule sovraffollate con mezzi, risorse e tempo che rimangono miseramente concessi dal linciaggio finanziario che devotamente si perpetua.
Chi è al di fuori di tale mondo in spremitura, continui ad infischiarsene, ma sappia che quando si parla di "qualità dell' istruzione in declino", si sta parlando dei nostri figli posti in culo alla lista dei tecnici/professionisti stilata ormai in un quadro internazionale rispetto al quale possiamo solo inchinarci. Io me ne fotto, come suggerisce il sondaggio: a giugno sarò disoccupato.