mercoledì 4 aprile 2012

Un antiproibizionista in città

Un antiproibizionista, cosa si può aspettare dal Comune della sua Città?
Come può un mero Municipio emergere dalla sabbia del deserto legislativo che ignora seri e veri problemi di campo, tirandone fuori la testa?
Il primo effetto che si può ottenere è senz'altro quello risonante: una Cittadinanza che prenda posizione su certe tematiche da sempre ottusamente o malignamente censurate, sarebbe comunque un potente megafono sul territorio nazionale, specie se appartenente ad una città importante come .. Sesto San Giovanni, ad esempio.
E gli obiettivi?
E' lo stomaco senza fondo di una criminalità, più o meno organizzata ma strategicamente infiltrata, ad esigere una legislazione così rigida e persecutoria per quanto riguarda le attività tipiche che la ingrassano, avvalendosi di ogni forma di proibizionismo per dirottare fiumi di denaro verso la sua insaziabile bocca. Ogni singola città deve ovviamente sottostare a tali leggi sinchè esse non verranno sventate e gìà il tirar fuori qualche testa dalla sabbia si può considerare un buon obiettivo.
E poi far statistica, esigendo sperimentazioni come quelle di spostare i luoghi di spaccio di droga e sesso dalla pubblica strada a luoghi più sicuri e controllati. Questo valutando anche la prima preoccupazione del bravo antiproibizionista: i vulnerabili minorenni di ogni tenera età attualmente troppo esposti a quegli ambienti così tossici e pericolosi, allestiti dalla proibizione, ambienti che da decenni vagano a rotazione in molti scorci dei centri abitati.
Perseguire chi ha una piantina sul balcone significa obbligarlo con la legge a spendere cifre spropositate agli sportelli della mafia: non ci vuole un genio a capirlo.
Come il fatto di congelare lo stato di schiavitù di migliaia di giovani derelitte costringendole, a norma di legge, ad una vita completamente in nero e spesso violenta.
Stiamo parlando, comunque, di qualcosa che potrebbe essere come 140 G€ all' anno.
Altro che sprèd!
Spazio, dunque.
Spazio protetto, riservato ma controllato, nell' accesso, nel fisco e nella salute.
Una Pubblica Amministrazione che si prendesse carico di simili realtà mettendo ordine, regolamentando, selezionando e controllando alcune attività, ora selvaggiamente riservate al sommerso, darebbe un durissimo colpo all' illegalità sguazzante; si finanzierebbe (lo sa bene la Svizzera) con la nascita di centinaia/migliaia di posti di lavoro e con un risparmio in termini di salute e sicurezza (lo sa bene l' Olanda) soprattutto per i nostri bambini e per chi gli sta intorno.
Sìii! Si può fare molto partendo da una singola città ma è sicuramente SuaMaestà il Cittadino l' unico che può farlo.
Il suo segreto? andando a votare.
Perchè forse è ora che Tutti si decidano a governare e che Tutti votino: anche i pigri, gli svogliati, i nènèisti, gli anti-tv, i più Incazzati, i trasgressivi ed i Vaffanculisti più accaniti !!!
Roba da Pirati.